La mostra in programma nella primavera 2018 a Palazzo dei Diamanti esplora quelle tendenze innovative e utopistiche che, tra Otto e Novecento, portarono nell’opera d’arte le vibrazioni emotive e i fantasmi che agitano la coscienza moderna, mettendo in gioco la sensibilità stessa dell’osservatore
All’alba della modernità, quando scienziati e letterati facevano a gara per sondare i più oscuri recessi della psiche, alcuni artisti inquieti e visionari sperimentarono linguaggi visivi inediti, capaci di schiudere i regni dell’immaginazione e del sogno e far risuonare la voce degli stati d’animo.
Ne sono protagonisti con i loro capolavori alcuni tra i più originali interpreti della scena artistica italiana tra divisionismo, simbolismo e futurismo, come Giovanni Segantini, Gaeta...









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